Trovata la legge, trovato l'ingannoAll'indomani dell'approvazione del decreto sulle liberalizzazioni, si sarà consumato un dramma ai vertici dei tre maggiori gestori telefonici. Si saranno chiesti .... "Mio Dio e adesso che facciamo? Come dare nuovo volto e vigore alla gabella? ..... MUMBLE MUMBLE" ....
.... Ebbene, come nel mio stile, riporto in modo secco e conciso le notizie diffuse dalla rete:
Wind - Wind ha stabilito che gli utenti di lunga data pagheranno comunque il costo di ricarica. Se si vuole usufruire del vantaggio di non pagare i costi di ricarica, bisogna cambiare il profilo tariffario.... UMMMM! Solo che i nuovi piani aumentano, a seconda dei casi, le tariffe al secondo, al minuto o lo scatto alla risposta.
Sempre Wind abolisce il taglio più piccolo di ricarica mentre continuerà a non applicare alcun costo di ricarica (come faceva già prima del decreto) per quelle superiori ai 50 euro, sia vecchie sia nuove.
Vodafone - La società eliminerà i costi di ricarica sia per i vecchi e sia per i nuovi clienti, ma in previsione dell'abolizione dello scatto alla riposta a partire dal 4 marzo, ha lanciato nuove cinque proposte commerciali, tre delle quali prevedono l'aumento del 26% del costo dello scatto alla risposta che da 15 cent passa a 19 cent. Il Movimento Difesa del Cittadino pronostica un impatto catastrofico sul portafogli dei nuovi clienti.
TIM e TRE - Per ora non hanno fatto niente, applicheranno le regole del decreto così come sono, almeno fino a che non si inventeranno qualcosa!